The Stone Demonstrator – costruire un futuro a basse emissioni di carbonio con la pietra naturale
Siamo orgogliosi di aver contribuito a The Stone Demonstrator, un innovativo prototipo costruttivo a basse emissioni di carbonio, attualmente esposto a Earl’s Court, Londra, nell’ambito del programma di ricerca Future Observatory del Design Museum.
Stone Demonstrator è molto più di una semplice struttura: rappresenta una visione per il futuro dell’architettura sostenibile. Il progetto ripensa il ruolo della pietra naturale nello sviluppo urbano – non solo come materiale decorativo, ma come alternativa moderna, portante e sostenibile, che unisce bellezza, resistenza e lunga durata.

© Fotografia di Bas Princen

© Fotografia di Bas Princen

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Costruire con emissioni di carbonio significativamente ridotte
Quasi il 40% delle emissioni globali di CO₂ proviene dall’ambiente costruito, e circa l’11% è generato dalla costruzione di nuovi edifici. Per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette, il settore delle costruzioni ha urgente bisogno di alternative scalabili e a basse emissioni di carbonio rispetto all’acciaio e al calcestruzzo.
La pietra naturale è uno dei materiali con il più basso impatto di CO₂ al mondo. The Stone Demonstrator dimostra come una struttura in pietra precompressa possa ridurre il carbonio incorporato di circa il 70% rispetto al calcestruzzo armato e fino al 90% rispetto all’acciaio. Anche rispetto ai laterizi in argilla cotta, gli elementi in pietra presentano emissioni di carbonio inferiori del 98%, perché provengono direttamente dal suolo e non da forni ad alta intensità energetica.

© Fotografia di Bas Princen
Un metodo costruttivo moderno ed efficiente
The Stone Demonstrator è composto da blocchi di pietra collegati tra loro mediante cavi in acciaio, messi in compressione per creare travi e pilastri precompressi in pietra. I solai combinano lastre di pietra precompressa con travetti in legno, mentre la copertura è realizzata in legno lamellare a spinotti (DLT). La facciata autoportante in mattoni di pietra genera fino al 90% in meno di emissioni di CO₂ rispetto ai tradizionali mattoni in argilla cotta utilizzati a Londra.
Gli elementi prefabbricati e modulari del sistema possono essere montati rapidamente in cantiere e successivamente smontati e riutilizzati, aumentando ulteriormente la sostenibilità dell’intervento. Una struttura comparabile in acciaio con facciata in mattoni emetterebbe circa 40.000 kg di CO₂, mentre una versione in cemento armato ne produrrebbe 32.000 kg. In confronto, The Stone Demonstrator genera solo 3.000 kg di CO₂ – una riduzione di circa il 92%.
Innovazione attraverso la collaborazione
Progettato da GROUPWORK, ingegnerizzato da Steve Webb e realizzato insieme a importanti partner del settore, tra cui Brachot, il progetto unisce ingegneria avanzata e materiali naturali. Brachot ha fornito la pietra strutturale grigia nella parte posteriore del dimostratore — due tipi di granito portoghese — utilizzata con una tecnica di precompressione che mette in evidenza il potenziale della pietra nella costruzione contemporanea.
Testata dalla University College London (UCL), la struttura rimarrà esposta per 12 mesi come dimostratore operativo per architetti, ingegneri e imprese di costruzione. In seguito verrà smontata e ricostruita per ulteriori prove, offrendo indicazioni fondamentali per la prossima generazione di sistemi costruttivi a basse emissioni di carbonio.

© Fotografia di Bas Princen

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Verso città più verdi
Con l’obiettivo del governo britannico di costruire 1,5 milioni di nuove abitazioni, progetti come questo sono essenziali per dimostrare che è possibile costruire su larga scala riducendo drasticamente l’impatto ambientale. Reintroducendo la pietra naturale come materiale da costruzione principale, è possibile ridurre le emissioni, abbreviare i tempi di cantiere e realizzare un’architettura di qualità duratura.
Come evidenziato nei servizi della BBC, l’uso di mattoni in pietra naturale rafforza il messaggio che la pietra non è solo un materiale a basse emissioni di carbonio, ma anche un materiale da costruzione bello e senza tempo.
Un impegno condiviso per la sostenibilità
Siamo grati al Design Museum, a Future Observatory e all’UKRI Arts and Humanities Research Council per aver reso possibile questo progetto di ricerca. Insieme dimostriamo che il percorso verso un futuro a emissioni zero nel settore delle costruzioni inizia riscoprendo i materiali naturali con cui sono state costruite le nostre città.
Promosso da: Future Observatory, il programma nazionale di ricerca del Design Museum per la transizione verde
Finanziato da: Arts and Humanities Research Council (AHRC)
A cura di: Alexandre Bertrand & Pierre Bidaud, The Stonemasonry Company Limited
Architetti: Amin Taha, Aaron Naish, GROUPWORK
Ingegneri: Steve Webb, Liam Bryant, Webb Yates Engineers; Steve McKechnie, Liam Duff, Arup
Mattoni in pietra per la facciata: Hutton Stone Co Ltd, Albion Stone plc
Collaboratori: Carrière de Luget, Frankenshoter, Lundhs, SigmaRoc plc, Johnston Quarry Group, Huat, Bambergnaturstein
📍 The Stone Demonstrator è aperto al pubblico a Empress Place, nell’area di sviluppo di Earl’s Court, Londra.